Risotto al vino rosso e taleggio

Da tanto tempo volevo sperimentare questo risotto al vino rosso, e finalmente mi sono cimentata. E’ stato per me l’ennesimo esperimento, ma è riuscito bene.

risotto al vino rosso

L’occasione l’ho avuta la settimana scorsa, quando mio padre ci ha regalato una bottiglia di Nebbiolo, un vino corposo che, per quelle che sono le nostre abitudini, va bene nei pranzi della domenica ma non tutti giorni perché non è un vino proprio leggero leggero. Però può essere utilizzato in cucina, così ne ho approfittato.
Prima di cimentarmi, mi sono un po’ documentata e alla fine ho trovato una ricetta semplice, e quindi adatta a me, di un risotto all’Amarone (questo del blog Cucina, hobby e la nostra bella Italia) che ho naturalmente adattato alle mie esigenze e che ho voluto addolcire con del taleggio, aggiunto al momento della mantecatura. Un taleggio buonissimo anzi l’ultimo pezzetto purtroppo di un bel trancio che mio marito ha acquistato in un caseificio artigianale in occasione di un viaggio di lavoro (anche dei noiosi viaggi di lavoro a volte danno delle soddisfazioni!).

Risotto al vino rosso e taleggio

Ingredienti per 2 persone (anche 3)
250 g di riso
2-3 bicchieri di vino rosso corposo, io Nebbiolo d’Alba
80 g di taleggio
brodo vegetale q.b.
1 noce di burro
poca cipolla
olio
pepe
parmigiano grattugiato

Procedimento
Preparare del brodo vegetale classico con sedano, carota e cipolla.

Tritare poca cipolla e farla soffriggere in poco olio.

Aggiungere il riso, rigirare e farlo tostare brevemente quindi versare un bicchiere di vino. Mescolare fino a completo assorbimento.

Procedere nella cottura del risotto in modo tradizionale, versando cioè un mestolo di brodo alla volta.

A metà cottura versare una secondo bicchiere di vino. Io ho usato solo due bicchieri perché, nonostante questo risotto fosse concepito solo per me e mio marito, sapevo che l’avrei fatto assaggiare anche ai miei figli e non volevo che il sapore del vino fosse troppo evidente. Per chi lo gradisce, mi sento di suggerire l’aggiunta di un terzo bicchere, sempre a metà cottura.

Quando il riso giunge a cottura spegnere il fuoco e mantecare con il taleggio tagliato a pezzetti e del parmigiano in quantità a piacere. Inoltre, una spolverata di pepe finale non guasta.

risotto al vino rosso

Questo risotto al vino rosso e taleggio è un risotto dal gusto insolito, almeno per me che non lo avevo mai assaggiato prima, ma davvero gustoso. Il taleggio è perfetto, ma può essere sostituito con altro formaggio a piacere (penso a del pecorino o anche al brie, che ne dite?), ma volendo può essere omesso, se si vuole un gusto più deciso.

Buon appetito!

🙂

Ma non dimenticate di leggere i miei consigli senza sale, mi raccomando! 🙂

Se sei interessato a ridurre o eliminare il sale, ricorda sempre di:

  • Diminuire il sale gradualmente, il palato deve abituarsi pian piano e non deve accorgersi della progressiva riduzione.
  • Utilizzare le spezie. Peperoncino, pepe, curry, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, cumino…
  • Utilizzare le erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, rosmarino, menta…
  • Utilizzare i semi. Sesamo, pinoli, mandorle, noci…
  • Utilizzare ortaggi piccanti o frutta. Aglio, cipolla, limone, arancia…
  • Utilizzare il mio granulare vegetale senza sale
  • Preferire i cibi freschi.
  • Evitare le cotture in acqua, preferire cotture che non disperdano i sapori (piastra, cartoccio, vapore, microonde)
  • Evitare di portare in tavola la saliera!
  • Concedersi a volte uno strappo alla regola. Fa bene all’umore e aiuta a perseverare.

Se non vuoi, o non puoi, rinunciare al sale:

  • Puoi provare ugualmente le mie ricette salando secondo le tue abitudini. 🙂

Grazie a chiunque sia passato di qui! 🙂

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6 Risposte a “Risotto al vino rosso e taleggio”

  1. Ottima ricetta, ben spiegata. l’ho usata però ho usato del Re Fosco come vino (2 bicchieri da 22cl) ed ho aggiunto dell’erba cipollina sia in cottura e poi fresca come decoro sul risotto.
    Complimenti.

    1. Grazie! 🙂 e complimenti anche a te per la personalizzazione all’erba cipollina, ti copierò! 😉 😀
      Grazie per questo commento Giuliano, fa sempre tanto piacere riceverne qui 🙂

  2. Ottima ricetta complimenti! Spiegata benissimo.
    Io per pigrizia al posto del brodo vegetale ho sciolto un dado ai funghi porcini in un litro d’acqua.

    1. Priska ciao, non so capacitarmi del perché non ti abbia risposto in quel lontano 15 marzo 2020, non è da me non rispondere ai commenti. Me ne scuso, e mi do come unica spiegazione possibile il fatto che eravamo in piena prima pandemia (e piena ansia), deve essermi sfuggito presa com’ero, e come tutti eravamo, da tanti pensieri. Spero che tu veda questa mia risposta e che ti faccia ancora piacere passare di qui, e magari prendere spunto da qualche altra mia ricetta. 😊💛

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