Quelle sere di carnevale per le strade del mio paese: testimoni dei nostri migliori sogni di gioventù

il veglione in piazza

Del carnevale da quattordicenne ricordo ancora oggi le  lunghe scarpinate dal viale Dante alla via Garibaldi e piazza Umberto: la mia piazza, sempre la stessa.  Poi la lunga sosta in via Roma: i carristi fermavano i trattori e tutti i ragazzi e le ragazze dei gruppi in maschera si ritrovavano in quella via lunghissima, che conteneva tantissime storie di vita. Poi a Piazza Pretura, in attesa di  via Gaetano Italia o via Carlo Alberto dove poter fare quello per cui aspettavamo il carnevale: bere il vino di nascosto, ballare, urlare, provarci con le ragazze, minchioneggiare. Oggi molte cose sono cambiate, ma qualche volta nelle sere di carnevale ripasso in quelle vie per raggiungere la piazza centrale: Ritrovo i vecchi cortili poco illuminati, le  case vuote da una vita. Ripasso in quelle strade, testimoni taciturne dei nostri migliori sogni di gioventù. Dei nostri divertimenti e  degli amori mai compresi. (m.aiello)

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