mandorle

Pandoro alla napoletana

Cari lettori, oggi vi propongo il Pandoro alla Napoletana, una versione partenopea simile a quella veronese ma che elimina i procedimenti di lievitazione. Prima di passare alla ricetta però diamo un’occhiata alla storia del Pandoro classico.
Questa è una golosità tipica veronese, delicata, soffice, “cresciuta”, che ha trovato un posto d’onore sulle tavole italiane di Natale. La sua storia è ricca di aneddoti e leggende. L’attuale versione del pandoro risale all’ottocento come evoluzione del “nadalin”, il duecentesco dolce della città di Verona. Il suo nome e alcune delle sue peculiarità risalirebbero invece ai tempi della Repubblica Veneziana (prospera nel Rinascimento fino all’esibizionismo grazie al commercio marittimo con l’oriente), dove sembra fra l’offerta di cibi ricoperti con sottili foglie d’oro zecchino, ci fosse anche un dolce a forma conica chiamato “pan de oro”. Un’altra storia assegna la maternità del pandoro alla famosa brioche francese, che per secoli ha rappresentato il dessert della corte dei Dogi.
In ogni caso c’è una data che sanziona ufficialmente la nascita del pandoro, il 14 ottobre 1884, giorno in cui Domenico Melegatti depositò all’ufficio brevetti un dolce dall’impasto morbido e dal caratteristico stampo di cottura con forma di stella troncoconica a otto punte, opera dell’artista Dall’Oca Bianca, pittore impressionista.
Fonte:http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/dolci/pandoro-della-Serenissima.html

pandoro alla napoletana

Ingredienti (stampo da 22 cm):
-150 g di semola
-180 g di zucchero
-100 g di farina di mandorle
-4 uova
-200 g di burro
-100 g di bucce candite o gocce di cioccolato
-Vanillina
-Buccia grattugiata di un limone
-Zucchero a velo q.b.
-1 bustina di lievito per dolci

Preparazione:
Sbattere il burro fuso con lo zucchero. Unire un uovo alla volta, la buccia di limone e la vanillina. Amalgamare bene e aggiungere al composto la semola, la farina di mandorle, le gocce di cioccolato e il lievito setacciato. Imburrare e infarinare lo stampo e infornare a 180 gradi per circa 30 minuti. Completare con zucchero a velo.

Ciambella alla Zucca

Cari lettori, oggi parliamo di un’altra ricetta con l’ortaggio protagonista di questa stagione: la Ciambella alla Zucca.
Prima di soffermarci sulla ricetta, dato che questo è anche un blog sulla storia dei dolci, vorrei parlarvi dei simbolismi legati ad Halloween. Per quanto riguarda l’usanza di travestirsi la notte del 31 e di chiedere “dolcetto o scherzetto ?” ci sono delle curiosità da svelare. Questa pratica “halloweeniana” risale al Medioevo in Irlanda e Gran Bretagna, quando durante il giorno di Ognissanti dei mendicanti girovagavano per le abitazioni e chiedevano ad ogni persona l’elemosina in cambio di una preghiera ad un suo defunto. Pratiche simili a queste celtiche avvengono o sono avvenute anche in Italia, in particolare nelle zone del Friuli e della Sardegna e in località quali Orsara di Puglia e Serra San Bruno in Calabria.
ciambella alla zucca 1

Ingredienti (stampo a ciambella):
-450 g di polpa di zucca
-200 g di semola
-100 g di farina
-4 uova
-200 g di zucchero
-100 g di burro
-1 bustina di lievito per dolci
-Mezzo bicchiere di latte
-1 pizzico di sale
-Zucchero a velo q.b.
-Aromi: cannella, aroma di mandorle e vanillina
Preparazione:
Imburrare uno stampo a ciambella e cospargerlo di pan grattato, che dovrà essere usato al posto della farina a causa dell’umidità dell’impasto. Lessare la polpa di zucca tagliata a cubetti e schiacciarla con la forchetta facendo fuoriuscire l’acqua in eccesso. Da parte, in una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero e il sale. Unire la semola e la farina setacciate. Aggiungere il burro fuso, il latte, gli aromi, la polpa di zucca e il lievito setacciato. Cuocere in forno a 180 gradi per 45 minuti. Completare con zucchero a velo.
ciambella alla zucca 2

Gelatina di latte di mandorle con fragole

Cari lettori, oggi voglio concentrarmi su una ricetta che prevede come ingredienti principale un frutto di questa stagione, cioè la fragola. Prima di parlare della ricetta vorrei proporvi la storia di questo rosso frutto. La fragola è un frutto che probabilmente ha origine in Europa, ciò può essere provato dal fatto che il frutto era già conosciuto ai tempi dei romani, che lo consumavano in particolare durante le feste dedicate ad Adone, personaggio della mitologia. Le fragole, infatti, secondo una leggenda sarebbero nate proprio quando Afrodite, dea della bellezza, pianse a causa della morte del suo amato Adone. Le lacrime giunte sulla terra si sarebbero trasformate in cuori rossi, ovvero le fragole. Nel medioevo viene data invece una connotazione negativa a questo frutto che, secondo le leggende, era simbolo di tentazione e si narrava addirittura che chi ne faceva consumo potesse trasformarsi in un mostro; in realtà quest’ultima leggenda trae origine dal fatto che i soggetti allergici al frutto presentavano delle manifestazioni cutanee che all’epoca non erano comprese. Dopo il XVI secolo le fragole cominciarono ad essere maggiormente apprezzate, soprattutto grazie alle loro proprietà antiossidanti.
La ricetta di cui voglio parlarvi oggi è la Gelatina di latte di mandorle con fragole, di seguito la ricetta:
gelatina

Ingredienti:
-500 ml di latte
-7 fogli di colla di pesce
-1 bicchierino di vermuth
-60 g di mandorle tritate
-250 g di fragole
-75 g di zucchero + qualche altra cucchiaiata per le fragole
-Acqua calda q.b.

Preparazione:
In un pentolino portare ad ebollizzione il latte con le mandorle e poi lasciarlo in infusione per 15 minuti. In seguito filtrare il latte in un colino ed unire lo zucchero. Mettere al bagno in acqua fredda la colla di pesce per 10 minuti, strizzarla e scioglierla a fuoco dolce a bagnomaria con poca acqua calda. Lasciar raffreddare la colla di pesce e aggiungerla al composto di latte. Versare il composto in uno stampo da budino precedentemente passato in acqua fredda e lasciar raffreddare in frigorifero per 1 ora. Nel frattempo lavare le fragole, privarle del picciuolo e dividerle a metà. Condire le fragole con zucchero e vermuth e lascirle macerare. Rovesciare la gelatina su un piatto e decorare con le fragole.

Torta di Mandorle

Cari lettori, oggi parliamo di una torta che ha una forte tradizione religiosa alle sue spalle: la Torta di Mandorle. Questa dolce, da non confondere con la Torta alle Mandorle mantovana, trae origine dalla religione ebraica. Infatti durante il periodo della pasqua ebraica, la Pesach, è tradizione preparare questa torta che rispetta il Kosher: ovvero l’insieme delle regole religiose-nutritive imposte dalla religione ebraica. Infatti durante il periodo pasquale, fra le altre cose, la religione ebraica vieta il consumo di cibi lievitati. Uno degli elementi caratterizzanti di questa pietanza, di fatti, è proprio la mancanza di lievito.
Adesso diamo un’occhiata alla ricetta che personalmente ritengo molto primaverile, a causa dei suoi odori e sapori:
torta di mandorle

Ingredienti:
Per la base:
-4 uova
-100 g di zucchero
-Succo e scorza grattugiata di mezza arancia
-100 g di farina
-80 g di fecola di patate
Per la crema:
-Mezzo barattolo di marmellata di albicocche
-200 g di mandorle tritate
-4 cucchiai di succo d’arancia
Per la bagna:
-Acqua q.b.
-Zucchero q.b.
-Aroma di rum o kirsch
Per la decorazione:
-4 tuorli d’uova
-100 g di zucchero a velo
-Scorza grattugiata di 1 limone
-1 cucchiaio di panna montata
-100 g di mandorle
-Ciliegie candite

Preparazione per la base:
Montare i tuorli con lo zucchero e succo e scorza d’arancia. Da parte montare a neve ferma gli albumi e unirli delicatamente, dal basso verso l’alto, ai tuorli. Aggiungere la farina e la fecola setacciati con un cucchiaio di legno. Versare il tutto in una tortiera imburrata e infarinata e cuocere in forno per 40 minuti a 200 gradi. Far raffreddare la torta.
Preparazione per la crema:
Mescolare le mandorle tritate con il succo d’arancia e la marmellata.
Preparazione finale:
Tagliare alla metà la base della torta e bagnare la parte inferiore con acqua riscaldata sul fuoco con zucchero e aroma di liquore. Farcire con la crema, coprire con l’altra metà e bagnare. Da parte, in una ciotola, sbattere i tuorli d’uova con lo zucchero a velo, la scorza di limone e la panna. Guarnire la torta, anche con le mandorle, aiutandosi con una siringa da pasticciere. Passare la torta in forno per altri 10 minuti a 200 gradi e completare con le ciliegie candite.

Pane del vescovo

Cari lettori, oggi vi propongo la ricetta di un pane austriaco dolce al cioccolato: il Bischofsbrot. Il nome di questo piatto letteralmente significa “Pane del vescovo” perchè, anticamente, veniva portato in dono al Vescovo della propria città. Questa pietanza nasce in Austria ma anche in Italia è molto apprezzata e, a Viterbo in particolare, viene servita a tavola nel periodo natalizio (personalmente credo sia adatta in tutto il periodo invernale).
Questo dolce se conservato nella maniera giusta, in un contenitore con chiusura ermetica, può essere preservato per alcuni giorni e consumato a colazione accompagnato da lattè, tè o caffè. Io vi consiglio di prepararlo perchè è golosissimo:
3-nikolaustag_2013-960x623

Ingredienti:
-100 g di cioccolato fondente
-100 g di mandorle tritate
-50 g di pistacchi tritati
-6 cucchiai di zucchero
-5 cucchiai di farina
-5 uova

Preparazione:
Sbattere i tuorli delle uova con lo zucchero fino ad ottenere una massa spumosa. Tritare il cioccolato e unirlo alle uova insieme alle mandorle, ai pistacchi e alla farina setacciata. Montare a neve gli albumi e unirli all’impasto delicatamente con una spatola. Imburrare e infarinare uno stampo da plum cake. Versare l’impasto nello stampo e infornare a 200 gradi per 45 minuti.

Posted in Dolci al forno | Commenti disabilitati su Pane del vescovo