Purcidduzzi pugliesi

Vi sta piacendo o no il mio viaggio nei piatti natalizi tradizionali della mia amata Puglia? Dopo le pettole e dopo le cartellate oggi vi presento un altro piatto dolce che non può mancare sulle nostre tavole durante i pranzi e le cene: i Purcidduzzi pugliesi!

Non sono da confondere con gli Struffoli napoletani perchè per questi ultimi è previsto dell’uovo nell’impasto mentre per i nostri Purcidduzzi pugliesi no e questo li rende più friabili e “leggeri”.

I Purcidduzzi c’è chi li fa fritti lasciando la forma si un piccolo segmento tagliato e c’è chi li fa a forma di gnocchetti passati poi con la forchetta (come la mia amata nonna materna) o con il retro di una grattugia. Da qui il loro nome Purcidduzzi cioè piccoli porcellini. Come ogni piatto della tradizione che viene tramandato dalle Donne di famiglia da generazione in generazione, esistono molte versioni; c’è chi mette anche il lievito e chi no, chi usa il liquore e chi lo omette, chi profuma con scorze di agrumi e chi usa il pepe, insomma ci si può accontentare davvero tanta gente!

La versione che vi propongo è quella che mi è stata tramandata dalla mia mamma, come potete vedere in foto vi ho proposto entrambe le forme da poter realizzare: quelli in primo piano sono i Purcidduzzi che realizzava mia nonna materna e li ho voluti fare per omaggiarla e ringraziarla dei bellissimi ed emozionanti ricordi che mi ha lasciato come eredità, quelli sul retro sono i Purcidduzzi dalla forma più comune! Ora però andiamo a vedere come farli in casa velocemente?

Purcidduzzi pugliesi

Purcidduzzi dolci fritti pugliesi tipici di Natale |struffoli A tu per tu con Marilù

Ingredienti e preparazione:

  • 300gr di farina,
  • 80gr di vino bianco circa,
  • 60gr di olio evo,
  • 1 cucchiaio di zucchero,
  • 1 bicchierino di limoncello o anice,
  • buccia di 1/2 arancia piccola o limone piccolo
  • 1/2 cucchiaino di sale,
  • 1 cucchiaino raso di pepe nero,
  • olio per friggere,
  • miele e codette colorate.

Purcidduzzi dolci fritti pugliesi tipici di Natale |struffoli A tu per tu con MarilùIniziamo ad impastare: Per prima cosa mettiamo la farina su una spianatoia, mettiamo l’olio e sfreghiamo nelle mani il composto per far assorbire l’olio alla farina. A questo punto uniamo vino , limoncello, il sale, il pepe, la buccia dell’agrume scelto, lo zucchero ed iniziamo ad  impastare fino ad ottenere un panetto liscio, morbido ma non appiccicoso ( se dovesse risultare asciutto, aggiungere altro vino).

Purcidduzzi dolci fritti pugliesi tipici di Natale |struffoli A tu per tu con MarilùPrendiamo un pò di impasto e lo stendiamo formando un salsicciotto lungo e di diametro non troppo grande (diametro del nostro mignolo); con l’aiuto di un coltello tagliamo piccole pepite di circa 1 cm di spessore, le stendiamo su un canovaccio pulito e le facciamo asciugare almeno un’oretta (questa è la forma che sta nel bicchiere in secondo piano nella foto principale). Oppure li righiamo con l’aiuto di una forchetta o con il retro di una grattugia (questi sono quelli in primo piano della foto principale).

Procediamo con la frittura immergendole in olio bollente, poi tamponiamo l’olio in eccesso. In un pentolino far riscaldare 100gr circa di miele e quando è bello fluido ci immergiamo i purcidduzzi; giriamo bene e disponiamo su un piatto da portata! A questo punto non resta che deliziare i vostri amici e parenti con questa specialità pugliese!

P.S mia suocera, prima di immergere i purcidduzzi nel miele, mischia anche un pò di mandorle pelate e tostate e vi assicuro che son davvero una goduria pazzesca!!!

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44 Risposte a “Purcidduzzi pugliesi”

  1. Mi piace provare i dolci tipici delle feste. I tuoi Purcidduzzi saranno la mia prossima ricetta che eseguirò! Grazie.

  2. Hi i am pleased to follow you on facebook. for the above recipe is it necessary to have white wine? is it possible to replace with other ingredient?

  3. Davvero gustose.. irresistibili…ma se volessi sostituire il vino con l’acqua si può? O meglio mettere del latte?

  4. Proprio belli… Non li conoscevo ma il bello della nostra ridente penisola è che paese che vai usanza che trovi… E sembrano tutte buone!

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