Porridge di avena e mandorle

Porridge di avena e mandorle. “La colazione mangiala tu, il pranzo dividilo con un amico, la cena regalala ad un nemico” recita un vecchio proverbio, che racconta saggiamente una verità oggi provata dalle ricerche scientifiche. Sintetizza infatti, come il nostro organismo si comporta in relazione al momento della giornata e come sia profondamente legato al ciclo giorno/notte. Il nostro organismo è regolato naturalmente, nelle sue funzioni biologiche e metaboliche, dal ritmo giorno-veglia/notte-sonno, conosciuto con il termine di Ritmo Circadiano. Nelle 24 ore, attraverso il ritmo circadiano, vengono regolati molti fenomeni dell’organismo come il ritmo cardiaco, le secrezioni ormonali, la pressione sanguigna e l’escrezione renale. Il corretto equilibrio dei ritmi circadiani è direttamente condizionato da ciò che si mangia e dall’ora nella quale vengono ingeriti i cibi. Per mantenersi in salute, è perciò necessario rispettare i ritmi biologici del nostro organismo e la scelta degli alimenti dovrebbe essere finalizzata alle reali necessità fisiologiche, più alte al mattino e inferiori alla sera, come cita il proverbio appunto 😉

Ecco perché la colazione è il pasto più importante e può essere certamente il più energetico!

Vi rimando (e vi raccomando!) al libro “La Grande Via” Berrino-Fontana nel quale troverete le spiegazioni scientifiche di quel che vi racconterò a breve e che, sono certa, diventeranno nel tempo assunti irrinunciabili 😀

Lo zucchero crea dipendenza, ed una delle cose principali da fare quando si intraprende un percorso di alimentazione naturale è uscire dalla dipendenza da zucchero. Questo però rende la colazione il pasto più difficile da gestire proprio perché, soprattutto noi italiani, siamo abituati a “cappuccino e brioche” o “latte e biscotti”…

Come già ho raccontato nel post “Biscotti per la colazione” le regole, se possiamo così dire, di base per una efficace e sana colazione sono:

  1. Non saltare la colazione e non prendere solo il caffè
  2. Non fare una colazione troppo dolce
  3. Non mangiare troppo in fretta e cerca di masticare bene.

Il cibo migliore per la colazione sono le creme di cereali integrali, ottenute o dal chicco già cotto oppure dalla farina. Questo tipo di colazione, a lento assorbimento, riesce a darci l’energia, senza indurre picchi glicemici e conseguenti crisi ipoglicemiche (come accade nel caso di biscotti fatti con zucchero e farina raffinati e che spesso ci fanno entrare in crisi a metà mattina con attacchi di fame o di stanchezza).

Sapori meno dolci quindi, meno intensi, sapori veri che nel corso della vita diventano sempre più inusuali a causa dell’abitudine ai sapori adulterati e sintetici dell’industria alimentare. Quando ci disintossichiamo dal sapore dello zucchero, scopriamo che anche i cereali sono dolci, se masticati bene ;).

Anche le colazioni a base di muesli, yogurt, cereali soffiati, frutta cruda, non hanno aspetti totalmente positivi: il muesli è composto da cereali crudi, difficili da digerire; i cereali soffiati sono molto poveri nutrizionalmente, lo yogurt, anche se vegetale, è molto “raffreddante” (yin), così come anche la frutta cruda, specialmente in inverno. Non c’è nulla che sia dannoso, ma è bene conoscere alternative per imparare ad alternare il più possibile. Il dott. Berrino suggerisce di tornare alla colazione salata di una volta, quando si consumavano al mattino gli avanzi della cena, ma io non sono ancora pronta a questa rivoluzione 😀

Inizio quindi da un bel porridge di avena (che non è così curativo come la crema di riso integrale che certamente proverò a breve), ma che è perfetto in una giornata di pioggia e vento freddo come oggi!! Arricchito di molti ingredienti preziosi, che ora desidero raccontarvi, perché nulla è lasciato al caso quando parliamo di benessere 😀

L’avena, è un cereale ricostituente e rinvigorente. E’ inoltre riscaldante quindi particolarmente adatto alla stagione fredda. Essendo in fiocchi e non in chicchi interi, è però danneggiata dal punto di vista nutrizionale ed anche da quello “energetico”.

L’uvetta è il dolcificante naturale.

Le mandorle hanno la proprietà di rallentare la velocità di assorbimento degli zuccheri della frutta (ipoglicemizzanti), inoltre forniscono preziosi acidi grassi polinsaturi essenziali Omega 3, una buona quota di proteine e triptofano, un precursore della serotonina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore. La tostatura le rende più “riscaldanti” e più ricche in antiossidanti.

I semi di lino hanno un alto contenuto in minerali (fosforo, rame, magnesio, manganese), proteine e lipidi, sono infatti i vegetali più ricchi in Omega 3. Grazie alle mucillagini che rilasciano in ambiente umido, aiutano la peristalsi in modo delicato ed efficace (si usano in farmaceutica come “classico rimedio antico”, in semi proprio contro la stitichezza oppure, in farina o decotto, per cataplasmi da applicare sul torace in caso di affezioni alle vie respiratorie). Un concentrato di salute quindi 😀

Porridge di avena e mandorle

Ingredienti per 2 persone:
  • 40 g di fiocchi di avena integrali bio piccoli o grandi
  • 400 ml di latte di riso integrale
  • 1 cucchiaio colmo di uvetta
  • 1 cucchiaio di mandorle pelate
  • 1 cucchiaio raso di semi di lino
  • 1 pizzico di sale marino integrale
per decorare:
  • fettine di mela
  • chicchi di melograno
  • uvetta ammollata
  • mandorle a lamella

Preparazione del porridge di avena e mandorle

Tostate le mandorle in forno a 130°C per 30 minuti. Una volta raffreddate, tritatele a coltello grossolanamente. Tritate i semi di lino con il macinacaffè o nel suribaki.

In un pentolino versate l’avena (i fiocchi piccoli formeranno una crema vera e propria, quelli grandi resteranno più granulosi), l’uvetta, i semi di lino, le mandorle, il sale, il latte di riso. Portate ad ebollizione e cuocete mescolando di tanto in tanto. Quando il latte comincerà ad addensarsi, controllate la consistenza e cuocete fino a quando la riterrete di vostro gusto (3-5 minuti dal bollore solitamente).

Ho terminato con alcune fettine di mela, chicco di melograno, uvetta precedentemente ammollata in poca acqua e mandorle in lamella tostate per un minuto in padella.

La frutta fresca non è raccomandata d’inverno come dicevamo, per il suo potere raffreddante, ma in questa mia prima fase di “nuova colazione” non mi dispiace sentire ancora la nota acidula della frutta fresca in contrasto con la dolcezza della crema 😀 Ma certamente meglio sarà, d’ora in poi e fino a marzo, aggiungere frutta cotta 😀

Porridge di avena e mandorle

Aspetto le foto delle vostre realizzazioni sulla mia fanpage 🙂
In bocca al forno! ARYBLUE
Bibliografia:
  • “La grande via” Berrino-Fontana ed. Mondadori
  • “Il cibo della gratitudine” AA. VV. ed. Terra Nuova
  • “L’apprendista macrobiotico” Dealma Franceschetti ed Macro

2 Risposte a “Porridge di avena e mandorle”

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