Anti-disfunzione erettile online, italiani e tedeschi primi clienti. Tante le truffe.

Pullulano di italiani i ‘bazar virtuali’ del farmaco. Insieme ai tedeschi, infatti, sono i primi clienti delle web-farmacie. Ed è caccia, in particolare, alle ‘pillole dell’amore’, acquistate online su siti non sicuri. Prodotti per la disfunzione erettile che, in 7 casi su 10, si rivelano contraffatti. A lanciare l’allarme sono gli urologi italiani, che ieri a Milano hanno presentato i temi cruciali dell’83esimo Congresso nazionale della Siu (Società italiana di urologia), in programma da oggi a mercoledì 20 ottobre nel capoluogo lombardo. “Il 37% degli italiani compra farmaci su Internet, semplicemente cliccando sul mouse, ma senza verificare la qualità e la sicurezza dei prodotti”, avverte Rosario Leonardi, dirigente della clinica Masumeci Gecas di Catania. Percentuali che ci proiettano ai primi posti in Europa. Siamo secondi soltanto ai tedeschi (38% di web-clenti) e in buona compagnia: un europeo su 5 fa acquisti di farmaci senza ricetta sul mercato nero del web e ogni giorno si contano 12 milioni di ricerche che hanno come argomento la salute. A ricorrere all’anonimato della Rete sono soprattutto gli uomini per l’acquisto di prodotti contro la disfunzione erettile. Le motivazioni che adducono sono due: “Il 27% ritiene che sia una modalità di acquisto comoda e soprattutto anonima, mentre il 21% è convinto di risparmiare denaro ignorando i rischi per la salute”. Secondo i dati del Comando dei carabinieri per la tutela della salute, tra il 2009 e il primo semestre 2010 sono stati sequestrati 1,75 mln di farmaci, il 20% dei quali si pensa sia illegale. Chi compra sul web, conclude Leonardi, “deve sapere che può aver comprato un farmaco con un dosaggio o troppo alto o troppo basso, con ingredienti pericolosi o nulli, prodotti scaduti, non valutati per qualità ed efficacia, non etichettati e spesso conservati male. Auspichiamo che le autorità deputate al controllo e le società scientifiche, come anche le aziende farmaceutiche, costituiscano una task force per porre fine a questo illecito”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.