TETÚ O CATALANI

Sarà l’aria che si respira, i profumi, i colori, le tradizioni, il sorriso delle persone che ti accolgono come se fossi tornato a casa, sarà la cucina che per l’incrocio di diverse culture offre una varietà e qualità di sapori unica al mondo, ma chi vive in Sicilia non può non sentirsi parte di un’unica grande famiglia, nella quale il calore della gente rispecchia quello del sole, irradiando i cuori di chi ha la fortuna di trascorrere i propri giorni in questa terra. Per mia fortuna ho vissuto per qualche anno in questa terra meravigliosa, tra Palermo e provincia, e ho potuto respirare quest’aria, questi profumi, apprezzare i colori, gustare la cucina tipica, mi sono senita sempre a casa e in famiglia, ho conosciuto tante persone fantastiche tra cui la cara Cetta che mi ha donato la sua ricetta di famiglia dei tetù o catalani.  I tetù o catalani sono dei biscotti tipici Siciliani ricoperti di glassa di zucchero dal cuore morbido, chiamati anche tatù, teio, totò ( il nome cambia nelle diverse città siciliane) legati  alla ricorrenza dei defunti che si celebra il 2 novembre e che a Palermo e nel resto della Sicilia  assume l’accezione inusuale di giorno di festa, infatti, non a caso questo giorno viene chiamato “la festa dei morti”. I bambini siciliani aspettano con impazienza e anche con un certo timore la notte fra l’ 1 e il 2 Novembre,  perché i genitori raccontano loro che in questa notte, i morti si risvegliano dal loro sonno eterno e vanno in giro per la città per procurasi regali e dolciumi da donare ai bambini a loro cari, che durante l’anno si siano comportati bene ed abbiano pregato per le loro anime, quindi raccomandano ai piccoli di andare a dormire e di  non svegliarsi in modo che loro possano sistemare i regali senza esser visti. I piccoli, al mattino cercano i loro doni nascosti dai loro cari defunti in casa e, una volta trovati, giocano con i doni ricevuti e mangiano i dolciumi contenuti nel cosiddetto “cannistru” (cestino) colmo di primizie di stagione come ad esempio fichi secchi, mandorle, noci, castagne, accompagnate  dall’immancabile pupa di zucchero (pupaccena), i taralli con i semi di anice (taralle), la frutta di pasta di mandorle (martorana)  e per l’appunto i  tetù. Il nome dei tetù deriva dall’ abbreviazione della frase dialettale “tetù e teio” che tradotta vuol dire “tieni tu e tengo io”; frase, che esprime  la golosità di questi biscotti immaginando  che i  bambini davanti ad un vassoio colmo di essi  si dicano a vicenda:” tieni mangiane uno tu ed uno io”.

20151024_15520151024_160010 20151024_120151024_155950Ingredienti tetù catalani
  • 500 g di farina
  • 80 g di strutto
  • 150 g di zucchero
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 100 g di gherigli di noci (o mandorle)
  • 1\2 limone biologico non trattato (buccia)
  • 40 g di cacao amaro
  • 1 pizzico di cannella in polvere
  • 1\2 fialetta di aroma rhum
  • 100 g di latte

per la glassa di zucchero*

  • 150 g di zucchero semolato
  • 35 g di acqua

per la parte alcacao

  • 1 cucchiaino di cacao amaro
  • 2 cucchiai di acqua

*in alternativa potete uilizzare 100 g di zucchero fondente da preparare in casa secondo questa ricetta o potete acquistarlo già pronto, lo si trova facilmente nei negozi specializzati per pasticceria, ma anche al supermercato

 

Preparazione

Sgusciate le noci 20151024_101945 tritatele finemente, io ho utilizzato il bimby 5 secondi velocità 1020151024_102033io ho utilizzato il bimby per impastare ma potete, impastare in planetaria o a mano. Ho inserito nel boccale dove avevo le noci tritate le uova, il latte, lo zucchero, il pizzico di sale e lo strutto20151024_102608poi ho aggiunto anche il cacao, la buccia di limone grattugiata, l’aroma di rhum, e la cannella in polvere20151024_103026infine ho aggiunto la farina e il lievito per dolci e ho azionato il bimby 6 minuti velocità 520151024_103214dovete ottenere un impasto bello omogeneo e che non si sbriciola se necessario aggiungete ancora un pò di latte20151024_104230formate delle palline roteando dei pezzi di impasto fra i palmi delle mani, io ne ho ricavato circa 30 del peso di 30 g l’una20151024_105520disponetele su una teglia ricoperta di carta da forno20151024_105754infornate in forno già caldo a 170° C per 30 minuti poi sfornate e lasciate raffreddare20151024_113844intanto prepararte la glassa versate  l’acqua in una pentola e aggiungete lo zucchero semolato, mescolate per far sciogliere20151024_112329Mettete sul fornello e portate ad ebbollizione, raggiunta l’ebbolizione fate bollire per 4-5 minuti circa, la glassa sarà pronta quando si raggiunge lo stadio del filo , ossia quando prendendo un pò di zucchero tra le dita si formerà un filofilquindi spegnete il fornello trasferite la glassa in una ciotola e mescolatelo finchè non diveterà bianco20151024_140640se avete optato per lo zucchero fondente scioglietelo a bagnomaria20151024_135757In entrambi i casi, trasferite metà della glassa in un altra ciotola e in una ciotolina sciogliete il cacao amaro nei 2 cucchiai di acqua 20151024_143215aggiungete il cacao ben stemperato nell’acqua in una parte della glassa e mescolate bene20151024_143447quindi glassate metà dei tetù o catalani con la glassa bianca e metà con la glassa al cacao, uilizzando un pennello. La glassa raffreddandosi tende ad indurirsi, nel caso scioglietela nuovamente abagnomaria e se necessario aggiungete un cucchiaio di acqua.20151024_143523 20151024_143251lasciate asciugare la glassa e poi servite i tetù o catalani20151024_155950 20151024_155531 20151024_160010 20151024_155 20151024_1Se vi è piaciuta questa ricetta vi invito a diventare fan della mia pagina facebook per non perdere tutte le novità. Cliccate su questo  link https://www.facebook.com/pages/Anna-Creazioni-in-Cucina/853960844631247  o sul badge qui sotto e se voleteve iscrivetevi al mio gruppo facebook Anna Creazioni in Cucina -Le ricette-

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