Mandorle pralinate o “addormentasuocere”

Buongiorno amici! Buona Befana!

Oggi ricetta super calorica ma anche super golosisssssima…le mandorle pralinate!

Dette anche “addormenatsuocere” sapete perché? Dal fatto che le suocere intente a sgranocchiare e gustare questi dolcetti hanno la bocca piena e sono assorte e quindi non possono parlare!! bella pensata piena di dolcezza e astuzia che ne dite?!

Le addormenta suocere, sono il dolce tipico che troviamo nelle fiere nel periodo sia estivo che invernale. Di solito vengono fatte con le tipiche noccioline o arachidi, ma anche il resto della frutta secca non ne è rimasta fuori, come mandorle, nocciole, pistacchi e fave di cacao.

Ci vorranno pochissimi ingredienti e un pizzico di pazienza, ma sono super semplicissime da fare!

Siete pronti?

Via!

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Ingredienti:

  • 200 gr di mandorle grezze (ovvero con la loro pellicina marrone)
  • 200 gr di zucchero semolato

Mettete le mandorle in ammollo in acqua a temperatura ambiente per 10 minuti.

Trascorso il tempo di ammollo scolatele per bene e adagiatele in una casseruola antiaderente, dal fondo spesso, bella capiente. Versatevi sopra lo zucchero e accendete la fiamma.

Ora armatevi di santa pazienza. Sorvegliate a vista le vostre mandorle, dovrete continuamente mescolarle con l’aiuto di un mestolo di legno. Questa operazione richiederà circa 20 – 30 minuti in quanto lo zucchero dovrà prima cristallizzarsi e poi caramellarsi, quindi abbiate pazienza. Inizialmente lo zucchero si scioglierà, poi tornerà bianco a granellini e piano piano imbrunirà formando una patina caramellata intorno alle mandorle.

Quando le addormentasuocere sono pronte e tutto lo zucchero sarà intorno alle mandorle distendetele su di un foglio di carta forno e distanziatele tra loro in modo da non attaccarsi. Lasciatele raffreddare bene prima di mangiarle.

POtete confezionarle in graziosi sacchettini per biscotti e regalarle a chi volete. Sarà un pensiero super dolce, rigorosamente homemade.

Golose vero?

Attendo le vostre “addormentasuocere”..

Alla prossima ricetta,

Evelyn.

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