Ciabatte con lievito madre e autolisi


Ciabatte con lievito madre e autolisi, eh si anche se fa caldissimo io non riesco a stare lontano dai miei amati lievitati, e la famiglia reclama il pane; oggi voglio farvi conoscere meglio la tecnica dell’autolisi di cui scrivo spesso sia nei miei articoli sul blog che sulla mia pagina fb, e in questo articolo vi parlo appunto di cosa si tratta e a cosa serve. Inutile parlarvi della bontà di queste ciabatte con lievito madre e autolisi, credo che le foto parlino da sole; se non avete il lievito madre potete sostituirlo con un grammo di lievito di birra fresco e seguire ugualmente la ricetta come descritto, bene passiamo all’autolisi. L’autolisi è una tecnica che si utilizza nella preparazione di pane e pizza consiste nel miscelare parte dell’acqua e la farina previste dalla ricetta, che una volta mescolato viene lasciato riposare da un minimo di mezz’ora a un’ora o più a seconda della forza della farina. Durante il riposo la farina viene idratata e inizia lo sviluppo della maglia glutinica. Dopo il riposo, si continua la ricetta con gli altri ingredienti riprendendo l’impasto; grazie alla tecnica dell’autolisi si riduce il tempo d’impasto, migliora l’elasticita del prodotto, si ottiene maggior volume, profumo e gusto accentuati, un alveolatura pronunciata.

Ciabatte con lievito madre e autolisi
Ingredienti

1 kg di farina tipo 1
300 g di lm rinfrescato
800 g di acqua a ta di bottiglia
25 g di sale
15 g di miele d’acacia
Procedimento
Autolisi con tutta la farina e 600 g di acqua per 1 ora. Iniziate poi a impastare direttamente con la spirale a velocità minima se utilizzate una planetaria, aggiungete il lievito madre spezzettato e una parte di acqua poco alla volta facendo sempre assorbire prima di aggiungerne altra, quindi il miele lavorate a velocità 1 fino a incordatura, aggiungete il sale fate assorbire e aggiungete il resto dell’acqua sempre pochissima alla volta e se occorre portate la velocità a 2. Ci vorranno circa 10 minuti, dovrete ottenere un’impasto molliccio ma liscio ed elastico, coprite e lasciate rilassare l’impasto quindi procedete con 3 pieghe e riposo di 30 minuti tra l’una e l’altra senza aggiungere farina, vi risulterà più facile su piano d’acciaio o marmo. Oleate leggermente un contenitore alto e non troppo largo mettete dentro l’impasto coprite e lasciate maturare in frigorifero 48 ore. Togliete poi dal frigorifero lasciate acclimatare 1 ora, rovesciate l’impasto su un piano ben infarinato sgonfiatelo con le mani formando allo stesso tempo un quadrato o un rettangolo spolverate la superficie con poca farina coprire con un canovaccio e aspettare il raddoppio del volume ci vorranno circa 4 ore a seconda della temperatura del momento. Formate le ciabatte tagliando a metà il rettangolo e ricavandone delle fette giratele con la parte tagliata verso l’alto, come in foto e ponetele sulla teglia rivestita di carta forno lasciando spazio tra l’una e l’altra. Preriscaldate il forno al massimo fate cuocere le ciabatte a 250ºC per 10-15 minuti in forno ventilato, calore sopra e sotto e teglia al centro del forno. Fate raffreddare in piedi su una griglia, si conservano bene per 3-4 giorni se conservate in sacchetti di carta pane o sacchetti di stoffa (lino).

Ricordate: La cottura è approssimativa a seconda del proprio forno, vi consiglio di cuocere 2 ciabatte per verificarne tempi, gradi e cottura. Io ho cotto in forno semiprofessionale.

Pubblicato da Elisabetta La Cerra

Mi presento,ciao a tutti mi chiamo Elisabetta ho 50 anni,vivo in provincia di Bergamo con mio marito e due figlie,da sempre la mia grande passione é la “CUCINA” che ho sempre condiviso con amici e parenti,vi dò il benvenuto nel mio blog In cucina con le mie amiche per condividere ricette e consigli con chi come me ama spentolare dalla mattina alla sera di tutto e di più,vi aspetto.Non sono una chef,non ho fatto scuola,non ho tecnica,ma tanto amore che metto in ogni piatto pensando al piacere di chi lo gusterá.Mi trovate ogni mese in edicola anche sul mensile “Tutto cucina” con la rubrica “Stagioni e Tradizioni” e uno “Speciale” tutto mio e sulla mia pagina facebook che ha lo stesso nome del blog.