Vi propongo questo piatto preparato con un legume selvatico della famiglia dei piselli, coltivato nella zona dei Monti Sibillini, già conosciuto fin dai tempi dei greci e romani. Presenta dei semi di vario colore che variano dal marrone, grigio al verde scuro, dal sapore che ricorda quello dei ceci e delle fave è stato oggi riscoperto come piatto slow food, ricchissimo di proteine, carboidrati,fosforo, potassio, ma povero di grassi. Questo legume un po’ dimenticato per la difficoltà di coltivazione e raccolta.
INGREDIENTI per 4 persone
– 400 gr di roveja :100 gr circa a persona
– olio EVO
– 1/2 cipolla
– 2 spicchi d’aglio
– 1 pizzico di peperoncino piccante
– 1/2 mezza costa di sedano
– 200 gr di pancetta dolce
– 700 o 800 ml circa di brodo vegetale ( quanto basta per dare la giusta fluidità alla zuppa)
– 1 fetta circa a persona di pane casareccio
– 1 cucchiaio grattugiato a persona di pecorino romano
– sale q.b.
– mezzo cucchiaino di semi di coriandolo ( facoltativo )
Mettere a bagno dalle 12 alle 24 ore prima.
Scolare e risciacquare bene.
Mettere a cuocere in acqua salata per circa 40 min
Preparare un soffritto con aglio, cipolla, sedano, carota e pancetta dolce in olio EVO e peperoncino
Far cuocere bene la pancetta.
Lasciare insaporire
Nel frattempo in una padella capiente