La nostra amica Chiara ci propone una ricetta tipica Toscaca il necci con la ricotta, ovvero sono crêpes fatte solo di farina di castagne e acqua e farcite con la ricotta.
Necci con Ricotta – Chiara
Vediamo, passo passo, come si preparano
Ingredienti:
- 200 gr di farina di castagne (neccio)
- 1 cucchiaio di zucchero (facoltativo)
- Ricotta
- 1 pizzico di sale
- acqua q.b.
Preparazione:
Sciogliete in una ciotola la farina di neccio (passata in un setaccio o in un colino per non formare grumi) con l’acqua, aggiungere lo zucchero e sale e mescolare bene.
Lasciate riposare, poi rumate (rimescolate) ancora, scaldare l’olio in una padella e, quando sarà ben caldo, versare il composto a piccole dosi utilizzato un cucchiaio.
Girare affinché cuociano da entrambe le parti e servire calde.
Informazioni:
- Tempo di preparazione: 10 minuti
- Tempo di cottura: 10 minuti
- Tempo totale: 20 minuti
https://youtu.be/Q6mn6Z__Xrs
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Approfondimenti:
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
I necci o nicci, o cian, sono un piatto tipico di Pescia e della Montagna Pistoiese, della Lucchesia, alta Versilia, Garfagnana, Corsica e dell’alta valle del Reno, nell’appennino bolognese.
Altri nomi utilizzati sono ciacci (in Versilia e alta Garfagnana), caccìn (in provincia della Spezia), panèlle (Sestri Levante e dintorni), castagnacci oppure patolle (con cui si identifica un impasto più consistente), nicci (in Corsica).
Oggi si tende a considerare il neccio come un dolce, ma le popolazioni rurali lo consumavano accompagnato con vivande salate.
L’impasto è costituito da farina di castagne, acqua e poco sale.
La difficoltà maggiore è data però dalla loro cottura, per la quale sono necessarie sia una notevole perizia che appositi strumenti, detti “testi”, da mettere sul fuoco del camino, oppure i “ferri”, che sono dei cerchi di ferro con dei lunghi manici, che vanno messi sul piano della stufa a legna.
I testi sono più usati sul versante bolognese dell’Appennino, i ferri, maggiormente sulla Montagna Pistoiese.
La cottura con i testi è particolarmente elaborata: appena sono stati scaldati, su di un testo vengono posate tre foglie di castagno, raccolte in estate e fatte rinvenire in acqua tiepida, poi un mestolo di impasto, altre tre foglie e altro testo caldo, fino a formare una pila.
In questo modo il neccio non si attacca al testo e assume aroma e sapore dalle foglie.