fragola, cibo da fate – storia ed altro

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la fragola, cibo da fate - storia ed altri racconti
la fragola, cibo da fate – storia ed altri racconti

La fragola, fragaria vesca, viridis o moschata, è una pianta erbacea perenne di origine europea (zona alpina), asiatica e dell’America del Nord e del Sud. Dal punto di vista nutrizionale, il frutto della fragola, quello che si intende come la sua parte edule o commestibile, è in realtà un falso frutto dal punto di vista botanico poiché i veri frutti sono gli acheni, cioè i semi gialli che si trovano sulla sua superficie.

Attualmente, esistono molti specie differenti; si suddividono in varietà unifere (le quali producono grossi frutti in autunno una sola volta) e in varietà rifiorenti (con piccoli frutti dalla primavera all’autunno). I maggiori produttori sono gli Stati Uniti, seguiti da Spagna, Polonia, Giappone, Italia, Russia e Corea.

Al suo stato selvatico e fin dai tempi antichi, era già ben nota tra i popoli primitivi; i romani la denominarono fragans, in merito al suo intenso profumo. La legenda narra che alla morte di Adone, Venere pianse copiose lacrime le quali, cadendo sulla terra, si trasformarono in cuori rossi, e così nacquero le fragole.

La storia della fragola è piena di innumerevoli racconti e aneddoti, oltre che ad essere stata considerata l’antitesi tra frutto della tentazione e dono di Dio; entusiasmanti citazioni nei poemi antichi, nelle favole mitologiche, nella Bibbia, nei libri e nei trattati botanici e di medicine la rendono il frutto ideale in ogni tempo. Shakespeare la definì cibo da fate.

La fragola selvatica fu coltivata per secoli nel continente europeo e in quello americano fino alla seconda metà del XVIII secolo, quando, nel 1788 in Francia, si ebbe il primo incrocio tra due varietà americane: la fragaria virginiana degli Stati Uniti orientali e la fragraria chiloensis della costa del Pacifico, chiamata fragraria ananassa, risultando una nuova varietà più grande e più gustosa, la quale diede origine ai nuovi cultivar moderni odierni.

Grazie alla presenza dell’acido acetilsalicilico, principio attivo che le conferisce attività antireumatiche, antinfiammatorie e depurative del sangue, la fragola è usata in erboristeria come prodotto ad azione rinfrescante e diuretica; è inoltre usata in cosmesi come prodotto ad azione astringente.

In cucina è utilizzata per l’elaborazione di sciroppi, liquori, marmellate, confetture e tante altre preparazioni.

Come conservare le fragole

E consigliabile consumarla appena acquistata, altrimenti va conservata interamente dentro ad un contenitore chiuso in frigorifero per non più di 3 giorni al massimo.

ricette con le fragole

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