Il pandoro, ricetta Montersino

E lo so che ormai siamo a Pasqua, ma cosa posso farci se tra i grandi lievitati quello a stella conserva ai miei occhi un fascino particolare anche fuori tempo? Pandoro di Montersino, non potevo non provare anche la sua ricetta (adattandola al mio licoli e ai miei gusti)…meravigliosa!img_0895

 

Ispirazione tratta da http://www.lalunanellamiacucina.it/ricetta-pandoro-di-luca-montersino/

 

Ingredienti (pandoro da 1 kg)

Per il primo impasto:

  • 85 g licoli rinfrescato 3 volte, al raddoppio
  • 90 g acqua
  • 100 g farina di farro
  • 158 g farina 350 W
  • 87 g zucchero
  • 90 g tuorli

Per il secondo impasto:

  • 87 g farina 350 W
  • 40 g crema pasticcera
  • 27 g tuorli
  • 20 g miele d’acacia
  • 20 g zucchero di canna
  • zeste di limone
  • 100 g burro
  • 5 g sale

Per la cottura e la finitura:

  • burro
  • zucchero a velo

 

Procedimento

Fondamentale, per la riuscita di un lievitato ricco come questo, è la preparazione del lievito madre. Rinfreschiamolo spesso, nei giorni precedenti e, il giorno in cui realizzeremo il primo impasto, procediamo a 3 rinfreschi, attendendo, per il successivo, che il licoli sia raddoppiato. Se iniziamo al mattino, alle 21 dovremmo essere pronti a realizzare il primo impasto.

Uniamo in planetaria il licoli al raddoppio e l’acqua, cominciamo a lavorare con il gancio. Uniamo anche le due farine, dopo averle setacciate. Lavoriamo quanto basta per ottenere un composto omogeneo.

In un piatto uniamo i tuorli e lo zucchero, aggiungiamo poi a poco a poco all’impasto che staremo lavorando in planetaria a bassa velocità, continuiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed incordato. A questo punto uniamo, poco alla volta, il burro, che avremmo preventivamente ammorbidito al microonde. Non surriscaldiamo il composto, se dovesse superare i 26°C fermiamoci, facciamo raffreddare un pò (ad esempio, mettendo in frigo la ciotola) e poi continuiamo, fino ad aver incorporato tutto il burro mantenendo però l’incordatura.img_0849-3

Trasferiamo l’impasto in contenitori, uno o più di uno, dai bordi dritti.img_0858

Chiudiamo e facciamo lievitare, a temperatura ambiente, nel forno spento o nella cella di lievitazione, fino a  che non sia triplicato di volume, saranno necessarie almeno 12 ore.

A lievitazione avvenuta, poniamo l’impasto in frigo per una mezz’ora, in modo tale da partire da un impasto freddo. Uniamo quindi in planetaria il primo impasto e la restante farina, cominciamo a lavorare col gancio a bassa velocità. Uniamo la crema pasticcera.img_0862

Incorporiamo. Uniamo poi, senza perdere l’incordatura, prima i tuorli, a cui avremo aggiunto miele, zucchero di canna e aromi, e poi il burro morbido, in cui avremmo disperso il sale.

Ad incordatura avvenuta, spegniamo la planetaria e facciamo riposare l’impasto una mezzora. img_1610

Rovesciamo poi su una superficie imburrata e lasciamo puntare per altri 15 minuti.img_1612

Imburriamo abbondantemente lo stampo da pandoro. Posizioniamovi l’impasto. img_0877Copriamo con pellicola, anch’essa imburrata, e facciamo lievitare finchè l’impasto non avrà raggiunto il bordo.img_0884

Accendiamo il forno, modalità statica, a 150°C. Mentre attendiamo il raggiungimento della temperatura, eliminiamo la pellicola e punzecchiamo la superficie, per evitare la formazione di grossolane bolle d’aria.

Inforniamo per 40 minuti, dopodichè inseriamo un termometro a sonda, inserendo la sonda in diagonale dal bordo a cuore del dolce. Continuiamo la cottura finchè la temperatura rilevata non sarà di 94°C. A partire dai 90 gradi, quindi per gli ultimi minuti, inseriamo un cucchiaio tra il forno e lo sportello, in modo da far uscire l’umidità.

Estraiamo il pandoro dal forno e lasciamolo raffreddare completamente prima di liberarlo dallo stampo.img_1619-2

Cospargiamo di zucchero a velo.

La fetta (il giorno dopo almeno, mi raccomando!)img_0895

 

Pubblicato da adessobastamaniinpasta

Mi presento. Appassionata di cucina da sempre, dai tempi in cui bambina ammiravo la nonna alle prese con gnocchi e paste frolle. Ora, medico e supermamma di 4 bambini, cerco nella cucina un modo per scaricare lo stress della vita di tutti i giorni...un angolo solo mio....