Funghi porcini e vino: coppia perfetta

 

Funghi porcini

Funghi porcini e vino: si parla ovviamente di una coppia perfetta. Vino bianco o vino rosso non importa, quello che conta è che il vino non copra il gusto dei funghi porcini. Conosciuto come il “fungo dei funghi“, è il più amato e il più cucinato. Questo è il momento. Ormai sfruttati in cucina per la loro bontà e versatilità, i funghi porcini possono essere allo stesso tempo cibo a sé stante, ingrediente principale o complemento di piatti elaborati.

Cosa sono i funghi porcini?

Cosa s’intende per “porcino”? Questa parola è il nome comune che si dà al fungo scientificamente indicato con il nome  di Boletus Edulis. Lo stesso nome comune indica anche altre specie commestibili di Boletus: il Pinicola, il Reticolatus e l’Aereus. L’Edulis è il fungo porcino più noto: conosciuto anche con il nome di Ceppatello o Brisa, è ottimo da mangiare. Il cappello è carnoso, con la superficie liscia e un po’ viscida se il tempo è umido. Il Pinicola si chiama così perché cresce anche sotto abeti e pini. L’Aereus si distingue da tutti gli altri per il colore bronzo scuro del suo cappello. Infine il Reticolatus è noto e inconfondibile per via delle sue screpolature.

Come si mangiano i funghi porcini?

Tutte e quattro le specie possono essere consumate sia crude che cotte. L’Edulis, il Pinicola e l’Aereus, i tre porcini con le carni più compatte sono i più adatti ad essere mangiati crudi, a patto che siano esemplari giovani, piccoli, duri e compatti. E’ importante sapere che l’odore, il sapore e il colore dei funghi porcini cambiano profondamente a seconda della fase di crescita. Man mano che il fungo cresce, la carne diventa meno soda, e la parte sottostante del cappello, che tende ad allargarsi, diventa verde e spugnosa. Nella fase adulta i funghi porcini devono essere cotti: trifolati, in padella o usati per sughi e condimenti, perché perdono in consistenza ma profumo e sapore diventano forti e pungenti.

Abbinamento vino e funghi porcini

I funghi porcini sono molto versatili in materia di abbinamento con il vino. Si trovano un po’ in tutta Italia, e quindi li possiamo accompagnare con libertà anche a vini di luoghi diversi. Se il modo di mangiare i funghi porcini dipende dallo stato di crescita, il modo di abbinarli al vino dipende, di nuovo, da come abbiamo deciso di mangiarli. Noi prendiamo in esame i casi in cui i funghi fanno piatto a sé stante o quelli  in cui sono l’ingrediente base e non ci sono altri sapori che possono condizionare la scelta del vino.

Con i funghi porcini crudi l’ideale è un vino bianco abbastanza strutturato ma non eccessivamente profumato. Il Friulano, il Pinot Bianco e l‘Orvieto sono i vini ideali.

Con i funghi trifolati o alla brace e nelle ricette di pasta o riso che li prevedono come ingrediente base, l’ideale sono i vini rossi non troppo corposi come BarberaDolcetto di DoglianiTeroldego Rotaliano Rosso di Montacino.

Con i funghi fritti, modo di cucinarli tipico di molte zone d’Italia, si possono bere vini bianchi frizzanti secchi con buona acidità e anidride carbonica che servono a “ripulire” dalla pesantezza e dal fritto, come ad esempio le bollicine della Franciacorta e del Trentino.

 

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Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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