Vino al supermercato: consigli per gli acquisti

vino, supermercato, consigli, acquisti

E’ la grande distribuzione il luogo preferito dagli italiani per l’acquisto del vino, prima ancora di cantine ed enoteche. Se è per il consumo familiare, si bada al prezzo, se serve invece per un regalo, si preferisce qualcosa di più raffinato e ricercato.
Sono sempre più i consumatori che guardano e scelgono con fiducia il vino al supermercato, sia perché apprezzano l’ampia differenziazione dell’offerta, sia per fascia di prezzo che per qualità.

 Quale vino scegliere al supermercato

Oggi qualsiasi supermercato ci offre una grande varietà di scelta, con prezzi assai competitivi. Molto spesso infatti, è difficile scegliere un buon vino tra i migliaia esposti sugli scaffali, e soprattutto per chi non se ne intende, ci si chiede se è possibile bere bene spendendo poco. Quando diciamo “bere bene”, non ci riferiamo a prodotti di alta categoria, in quanto ovviamente la loro fascia di prezzo sarà sempre poco soggetta a cali e sconti, ma a vini che possano essere alla portata di tutte le tasche.Per il consumo familiare quotidiano la scelta del vino al supermercato è condizionata dal prezzo di vendita della bottiglia. Se l’acquisto invece è legato ad un evento o ad una festività importante come per esempio il Natale o la Pasqua,  la scelta si rivolge a vini dove la convenienza cede il passo alle  DOC o alle DOCG.
Secondo una ricerca di mercato, la percezione e l’immagine del vino venduto al supermercato sono decisamente migliorate. Così la pensa il 78% degli acquirenti che sempre più si orientano verso la bottiglia di vetro da 75 cl. Il 55,6% degli acquisti di vino effettuati al supermercato negli ultimi 6 mesi è rappresentato da vini Doc, Docg,Igt.

[banner size=”468X60″ type=”default” corners=”rc:0″]

 Cercare il vino al supermercato

Molta cura viene posta all’esposizione dei vini sugli scaffali, in modo da rendere facili trovarli. Quindi si trovano raggruppati i tutti i bianchi, poi i rosati, i rossi, gli spumanti e i distillati. Ma non basta: in alcuni supermercati, ogni tipologia è suddivisa a sua volta in “vini giovani e vivaci“, in pratica da bere subito, “di medio corpo“, buoni per accompagnare tutto il pasto, “di buon corpo” ovvero per piatti consistenti e saporiti. Per ogni raggruppamento è indicato il tipo di abbinamento gastronomico, la temperatura di servizio, il bicchiere giusto.

 Vino e territorio

Negli scaffali troviamo inoltre vini del territorio, ovvero della regione in cui si trova il supermercato. Questo serve a soddisfare i clienti “tradizionalisti” e anche gli acquirenti che vengono da altre città o regioni e vogliono bere un vino del posto. Troviamo anche vini di altre zone, per permettere a tutti di conoscere e apprezzare etichette non usuali o difficilmente reperibili con altri mezzi (se non pagandoli molto più cari in enoteca). Inoltre si possono trovare piccoli produttori e non mancano le firme illustri (purchè i loro prodotti siano ad un prezzo ragionevole) e anche qualche noto vino estero.

[banner network=”altervista” size=”468X60″ corners=”rc:0″]

 Consigli utili

vino, supermercato, consigli, acquistiUn consiglio importantissimo è quello di leggere sempre l’etichetta del vino: essa ci dà molte indicazioni utili, aiutandoci a capire cosa andremo a degustare prima ancora di stappare la bottiglia. Lasciarsi attirare dalla veste grafica delle etichette è sempre una buona cosa. Un’etichetta ben fatta, che ispira fiducia e da un “tono” alla bottiglia difficilmente  tradirà al momento della degustazione. Solitamente le etichette in orrenda carta plastificata, corrispondono sempre a bottiglie di basso costo e di pessima qualità. Ultima e più importante dicitura da controllare, fa riferimento all’imbottigliamento. Sempre meglio affidarsi a cantine che fanno tutto in casa, quindi attenzione che ci sia scritto “imbottigliato all’origine”. E’ una garanzia in più contro eventuali “tagli” da parte di imbottigliatori furbi.
Importante ricordare che il vino è un prodotto che segue le regole di tutti gli altri prodotti del supermercato. Nel 90% dei casi la qualità si paga. Diciamo quindi che il primo indicatore per comprare un “buon” vino è  il prezzo. Considerando i costi di produzione, il trasporto e i ricarichi vari, è consigliabile (ad eccezione di alcune offerte) non acquistare bottiglie sotto i 5 euro. Da lì in su la scelta è libera. Intorno a questa cifra  si possono trovare sicuramente moltissimi vini validi.

La vendita del vino in futuro

Nei prossimi anni si assisterà ad un cambiamento radicale, perché la  tendenza sarà quella di una vendita assistita con personale commerciale qualificato, per chiedere, per saperne di più, per la voglia di scoprire, per la sete di emozioni e cultura del vino da parte del consumatore, per avere quelle rassicurazioni indispensabili per la scelta fatta. Ecco tre piccole e semplici regole: prendersi del tempo in più tra gli scaffali, non avere fretta e dimenticarsi dei ritmi stressanti da supermercato. Spulciate con tranquillità gli scaffali fino a quando sarete convinti del vostro acquisto e fatto tutte le valutazioni del caso e vedrete che degusterete un vino speciale. Cose piccole ma importanti che servono a rendere più semplice la scelta del vino e a farci fare bella figura con i nostri ospiti.

 

Photo Credits: flickr.com/photos/12674965@N02/5833089985/,flickr.com/photos/smeerch/220033664/

Tratto dall’articolo scritto da me su Ginger and Tomato. Ogni diritto è riservato alla testata IsayBlog.

 

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.