Torta soufflé ai fagiolini

Torta, soufflé, fagiolini

Ovviamente la mia Arte del Riciclo continua innarrestabile. Ci sono quei giorni in cui non si sa proprio cosa cucinare, nonostante il frigorifero pieno, il freezer, peggio che peggio e la dispensa traboccante. A me capita capita molto spesso. Ho pensato a qualcosa di gustoso: torta soufflé ai fagiolini. Vedendo i fagiolini, ho pensato: Bolliti? Mmm. No. Nella pasta con il pesto? Mmm. No. Allora ho cerato una fantastica torta salata. Ma non una qualunque, l’ho realizzata soufflé-style, molto areata, con uova e besciamelle. Gustosa, golosa e ideale per ogni occasione. Magari per fare mangiare la verdura anche ai più piccoli.

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Frutta e verdura 5 volte al giorno

Una sana alimentazione deve necessariamente comprendere  il giusto apporto di frutta e verdura che, secondo i nutrizionisti, dovrebbe essere di circa 5 porzioni al giorno. Oggi troppo spesso, specialmente tra i ragazzi in età scolare, questo consumo non si avvicina neppure alle razioni raccomandate, ma è vicino allo zero. L’apporto di fibre, vitamine e sali minerali fornito dalle verdure non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole.

La verdura dovrebbe essere presente nel menu di ogni giorno, sia a pranzo che a cena. Circa 100 g di verdura  cruda e 150 g di verdura cotta rappresentano una porzione media di contorno, da variare secondo età e appetito. La verdura utilizzata per condire la pasta, per esempio sotto forma di sugo, può essere considerata una mezza porzione. Meglio comunque non rinunciare a proporre la verdura ad ogni pasto, anche se il successo non è immediato: aiuta ad imprimere nella memoria modelli di consumo equilibrati. E la frutta? Due o tre porzioni al giorno di frutta (circa 300 g) si raggiungono con facilità se la frutta viene proposta non solo a fine pasto ma come spuntino e per la prima colazione.

Vediamo la ricetta della torta soufflé ai fagiolini

Ingredienti:

  • 200 g di fagiolini
  • 50 g di Parmigiano
  • 1/2 l di besciamelle
  • 1 tuorlo
  • 3 albumi
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • sale
  • pepe

Ingredienti per la besciamelle:

  • 50 g di burro
  • 50 g di farina
  • 500 ml di latte
  • noce moscata
  • sale

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Procedimento per la besciamelle:

In un pentolino scaldare il latte, salarlo ed aggiungere il pane spezzettato; continuare la cottura per qualche minuto, dopodiché togliere dal fuoco e lasciare intiepidire. In un altro pentolino preparare la besciamelle. Fare sciogliere il burro in un pentolino, a fuoco basso. Versare gradualmente la farina, mescolando continuamente affinché non si formino grumi.
Appena la crema avrà acquisito un colore ambrato togliere il pentolino dal fuoco e versarvi il latte caldo, continuando a mescolare. Amalgamare bene e rimettere sul fuoco basso, aggiungendo sale e noce moscata. Mescolare e lasciate scaldare per circa 15 minuti, fino a quando la besciamelle non si sarà addensata.

Torta, soufflé, fagiolini

Procedimento per la torta:

Sbollentare i fagiolini in acqua salata. (metterli nell’acqua fredda e aggiungere il sale appena sarà calda, così i fagiolini resteranno belli verdi).

Accendere il forno a 200° e disporvi la pasta sfoglia bucherellata per 5 minuti (così si cuoce un po’, altrimenti l’impasto del soufflé la inumidirebbe troppo, non facendola indurire).
Nella planetaria montare gli albumi a neve fermissima.
In una ciotola amalgamare la besciamella, i tuorli, al sale, il pepe ed il Parmigiano.
Incorporare delicatamente li albumi, mescolando dal basso verso l’alto per non smontare il composto.
Aggiungere a questo punto i fagiolini tagliati a pezzetti, avendo l’accortezza di lasciarne 3-4 per la decorazione, mescolare con delicatezza.
Disporre il tutto nella teglia con la pasta sfoglia, decorare con i fagiolini tenuti da parte.
Cuocere ancora il tutto a 200° per 30-35 minuti.
Ovviamente appena fuori dal forno tenderà a sgonfiarsi un pochino..

IL MIO ABBINAMENTO

PROSECCO DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE SUPERIORE

Subito nel bicchiere le bollicine “busciano” come si dice in dialetto novarese in un perlage fine e persistente, accompagnate dal suo colore paglierino cristallino scintillante.
Al naso prevale la pera kaiser, seguita subito dopo da glicine, sambuco, nespola, un quasi sentore di lime accennato e l’immancabile retrogusto di mandorla. La sapidità decisa lo contraddistingue sempre insieme ad una persistenza ed una buona aromaticità.

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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