Succhi di frutta: li conosci davvero?

succo d'arancia

Il succo di frutta è una delle bevande più consumate, nelle nostre case come nei locali. Oltre al gusto, ciò che le persone cercano da queste bibite è un modo alternativo per beneficiare delle proprietà della frutta in maniera più pratica e veloce di quella “tradizionale” (ad esempio una buona macedonia). Prima di affidarsi a occhi chiusi ai succhi di frutta, bisognerebbe essere informati su alcune caratteristiche del prodotto.

Succhi di frutta, nettari o semplici bevande?

Una prima distinzione appare necessaria: con il termine generico di “succhi”, infatti, si accomunano bibite in realtà significativamente differenti.
Succhi di frutta: Sono composti al 100% di sola frutta, eventualmente zuccherati ma non diluiti con acqua.
Nettari di frutta: Sono composti da acqua, zucchero e polpa di frutta (in quantità non inferiore al 40-50%).
Bevande alla frutta: Sono composti dal una percentuale di frutta che può scendere fino al 12%.
I succhi freschi d’arancia, tra quelli industriali, sono quelli con caratteristiche più vicine a quelle della spremuta fatta in casa, ma sono anche quelli che necessitano di maggior accortezze: vanno tenuti in frigorifero (anche se chiusi) e devono essere consumati al massimo due giorni dopo la loro apertura.

E la qualità dei succhi di frutta?

Sono preferibili, ovviamente, i succhi e i nettari più che bevande “al gusto di…”, anche perché la legge vieta, per i primi, l’uso di coloranti artificiali. Altri prodotti da evitare sono quelli che presentano l’aggiunta di aroma: se la frutta usata è di qualità non ce n’è assolutamente bisogno!
Per garantirsi il massimo della sicurezza e, spesso, anche del gusto, la scelta dovrebbe preferibilmente cadere sui succhi biologici, anche se difficilmente è possibile equiparare loro le proprietà della frutta fresca.

Succhi di frutta: calorie sì, ma anche vitamine

Contenendo zuccheri, presenti sia in forma naturale che aggiunti, i succhi di frutta apportano anche una certa quantità di calorie, comunque mai molto elevata. Accanto a queste, comunque, sono presenti anche un alto tasso si sali minerali e vitamine, tra queste la C è quella che si perde maggiormente durante i processi di pastorizzazione. Negli ultimi anni, poi, è aumentato il consumo delle bevande dette “ACE” (con vitamine A, C, E) o “multivitaminiche”, anche se una dieta equilibrata è certamente più salutare rispetto all’assunzione di questi surrogati.

Photo Credits: flickr.com/photos/papisc/2371614380.

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Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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