Blanc de Morgex et de La Salle: vino bianco sul tetto d’Europa

blanc de morgex et de la salle

Un luogo magico quello dove andare a scovare il Blanc de Morgex et de La Salle, favoloso vino bianco valdostano che porta i nomi dei due comuni della Valle d’Aosta nei quali può essere prodotto. Inoltrandosi verso il fondovalle, attraverso gole e gallerie, specialmente quando la valle si restringe tra boschi di abeti e rocce a picco, ci si chiede: ” Ma le vigne esistono davvero?”. Ecco che appaiono all’improvviso. I piccoli filari partono dal fondovalle, che sta a 1000 metri d’altezza, e salgono sul fianco della montagna anche di altri 200 metri, conquistando subito un record. Quello delle vigne più alte d’Europa.

vino valle d'aosta
Terrazzamenti tipici della viticoltura Valdostana

Vitigno Priè per il Blanc de Morgex de La Salle

Il vitigno Priè, di per sè, conserva due altri piccoli grandi record personali. Per prima cosa l’unica uva a bacca bianca autoctona di tutta la Valle d’Aosta. Seconda cosa è che il Priè ha piede franco, quello delle sue lontane e misteriose origini. Il vitigno, insomma, non è stato innestato su piede americano, come è successo a gran parte  degli altri vitigni europei per riprendersi dalla distruzione della fillossera. Il feroce ragnetto “tritura-radici”, ai primi del ‘900, è riuscito ad arrivare anche qui, ma data l’altezza, il terreno sabbioso, o meglio, composto da terra fine creata dal passaggio dei fiumi irruenti e dalle valanghe, non ha avuto vita lunga.
Il vitigno Priè sembra stato portato in Valle d’Aosta da Romani, colonizzatori anche delle montagne alpine. Alcuni affermano anche che l’uva sia stata importata e coltivata da contadini arrivati nel 1600 dal Vallese, territorio svizzero, per ripopolare l’alta valle, abbandonata a causa di una pestilenza.

Come si coltiva il vitigno Priè

Le vigne che ospitano l’uva Priè stanno nel posto più alto d’Europa, ma sono anche le più basse in assoluto. Sembra un paradosso, ma è proprio così: infatti per raccogliere l’uva bisogna sedercisi sotto, a volte sdraiarsi. La forma di allevamento è quella di piccole pergole a volte che arrivano appena a un paio di metri quadrati, affiancate o isolate, sempre inclinate su un lato, come fossero pannelli solari. Appoggiano su pali o più frequentemente su lastre di pietra inclinate, che sostengono in modo più stabile il peso della neve. In molte occasioni le vigne non sono solo sostenute dalle pietre sui terrazzamenti, ma anche circondate da muretti di sassi. Lastre, colonnine o pietre che siano, fungono tutte da “caloriferi”, perché, infatti, assorbono  il calore del sole e della terra di giorno e lo restituiscono alla vegetazione di notte.
Le motivazioni che hanno portato a coltivare così l’uva Priè per la produzione del vino Blanc de Morgex et de La Salle sono quella di reggere meglio il peso della neve e il peso dell’uva molto produttiva e vigorosa. Inoltre, essendo così bassa, l’uva assorbe meglio il calore che arriva dal terreno nei mesi primaverili ed estivi. Da non dimenticare che quando si era cominciato a coltivare quest’uva, a molti non garbava il fatto che le vigne, crescendo, potessero fare ombra alle coltivazioni di mais e patate, per cui si era pensato a questa ingegnoso modo di coltivare l’uva.

Carta d’identità del Blac de Morgex et de La Salle

Zona di produzione: Territori comunali di Morgex e La Salle, che si trovano tra Aosta e Courmayeur.
Vitigno impiegato: Priè, coltivato con il sistema a pergola bassa, su impalcature di legno e pietra.
Produzione consentita: 90 quintali per ettaro.
Colore: Giallo paglierino tendente al verde.
Odore e sapore: Profumo con sfumature che ricordano fieno ed erbe di montagna. E’ secco, acidulo e delicato.
Abbinamento: E’ molto adatto come aperitivo, come compagno di antipasti, piatti di pesce e carne bianca. Ottimo con i formaggi non troppo invecchiati. va servito a circa 10 gradi.

Blanc de Morgex et de La Salle da non perdere

Valle D’Aosta Doc Blanc de Morgex et de La Salle Az. Agricola Vevey Albert Maison

Azienda fondata nel 1968 da Albert Vevey, oggi gestita dai figli Mario e Mirko, con vigneti situati in una zona di forte pendenza. Produce attualmente solo 6 mila bottiglie. Il vino è un bianco secco di particolare pregio, la cui curata lavorazione artigianale ne esalta le caratteristiche e lo rende molto apprezzato.

Valle d’Aosta Doc Blanc de Morgex et de La Salle Rayon Cave du Vin Blanc

blanc de morgex et de la salleLa Cave è una cooperativa che raduna 90 viticoltori-produttori. E’ nata nel 1989, per iniziativa regionale, sulle basi di una precedente associazione locale di viticoltori. Produce circa 140 mila bottiglie all’anno di Blanc in diverse tipologie, compreso un gradevole Ice Wine. Il suo bianco base viene distribuito in 70 mila bottiglie.

Valle d’ Aosta Doc Blanc de Morgex et de La Salle Az. Vinicola Pavese Ermes

Questa piccola azienda nasce nel 1999 utilizzando in parte i vigneti di famiglia e in parte terreni in affitto. Oggi la superficie vitata raggiunge 10.000 mq. Vigneti per lo più allevati a pergola bassa da cui si ottiene questo vino fresco, dal profumo di fieno e di erbe fresche e che si abbina bene con piatti leggeri della gastronomia tipica della regione.

Valle d’Aosta Doc Blanc de Morgex et de La Salle Az Agricola Celegato Carlo

La piccola azienda è nata nel 1986 e produce dai suoi vigneti a pergola un vino bianco che presenta un colore giallo paglierino tendente al verde, con profumi che ricordano sempre il fieno e note fruttate. Si abbina bene con il pesce e la classica Fontina. ottimo servito come aperitivo.

Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle Vevey Marziano

Un vino da servire fresco, possibilmente tra gli 8 e i 10 gradi. Ottimo con piatti di pesce delicati, carni bianche grigliate. Un vino bianco secco prodotto nei più alti vigneti d’Europa nei territori di Morgex. Ha un profumo di piccoli frutti del sottobosco e al gusto presenta una discreta sfumatura asprigna.

 

Photo Credits: flickr.com/photos/hamburger_helper/5593013136, photos/nanopausa/63318686, photos/elmsn/9295782392.

 

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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